La prima e-University di URBACT: i momenti salienti e le risorse disponibili

Edited on 28/11/2020

Scopri i 6 punti salienti del primo evento di capacity building digitale e su larga scala di URBACT

“Stimolante” “utile” “intenso!..” Queste sono le quattro parole più utilizzate dalle città partecipanti per descrivere la loro esperienza con la prima e-University di URBACT in seguito all’evento di chiusura dell’8 ottobre 2020. Quest’ultimo è avvenuto in seguito ad un mese di apprendimento interattivo focalizzato sulla pianificazione integrata per lo sviluppo urbano sostenibile. I “diplomati” presso la e-University di URBACT ora posseggono strumenti, tecniche e tattiche per cominciare a lavorare assieme ai propri gruppi locali alla costruzione degli Integrated Action Plans locali.

  1. Una masterclass virtuale con materiali disponibili per tutti

La e-university è stato un viaggio tra le varie fasi della costruzione di un Integrated Action Plan locale, dall’interazione con gli stakeholder, analisi dei problemi e co-creazione di idee, alla pianificazione di azioni, visibilità dei risultati e condivisione di conoscenza. Un approccio di pianificazione partecipativo del quale coloro che lavorano negli enti locali potrebbero essere a conoscenza senza averlo mai però utilizzato nella loro attività lavorativa quotidiana.

Per ogni fase del processo, i partecipanti hanno assistito prima a lezioni plenarie riguardanti la teoria. Successivamente, hanno avuto la possibilità di lavorare in piccoli gruppi di lavoro per provare ad utilizzare nella pratica gli strumenti specifici acquisiti di volta in volta.

“Non è solo un buon memorandum di cosa bisognerebbe fare, ma è anche un modo per indicare come bisognerebbe farlo, per poi metterlo in pratica insieme affinché possiate vedere che siete capaci di farlo”

Christophe Gouache, URBACT e-University e-Manager e  Lead Expert di ActiveCitizens

La buona notizia per tutti i professionisti urbani, siano essi a conoscenza di URBACT o meno, è che gli strumenti di URBACT, che coprono tutte e cinque le fasi dell’action-planning pubblico, dall’analisi di sfide urbane fino alla misurazione degli impatti, sono disponibili gratuitamente online. È inoltre possibile guardare tutte le sessioni della e-University tramite una playlist dedicata sul canale Youtube di URBACT e trovare anche altre risorse, per esempio l’evento “Learning Memos”, sulla piattaforma della e-University.

“Se sei una città che vuole sviluppare un action plan partecipativo e integrato, questo ti darà un quadro dei passi che dovrai compiere”

Eileen Cowley, e-University e-Manager e Lead Expert di Resourceful Cities

  1. Un ricco programma distribuito su 4 settimane

La e-University è costituita da otto sessioni da due ore -includendo le lezioni plenarie e le attività di workshop minori- distribuite nell’arco di un mese.

Le attività variano dall’esperienza con lo strumento analitico del “problem tree” per comprendere meglio sfide locali, alla costruzione di visioni tramite l’esercizio creativo del “giornale del domani”.

Con ben due sessioni a settimana, è stato un progetto impegnativo. Ma uno dei vantaggi per i partecipanti è stata la possibilità di assimilare il loro apprendimento giorno per giorno. Alcuni l’hanno direttamente applicato nel loro lavoro durante lo svilupparsi del corso.

Per esempio, Irina Rotaru, coordinatrice locale del network URBACT Space4People presso Saint Germain-en-Laye (FR), è stata immediatamente in grado di testare le sue nuove conoscenze sugli indicatori di risultato e di output, discutendo tra le diverse sessioni l’allineamento degli indicatori di impatto strategico urbano con il suo progetto di EIT Urban Mobility “Safely Connected”. 

“Il format ha reso il tutto produttivo e ha aiutato a cementare l’apprendimento sessione dopo sessione”

Irina Rotaru, Saint Germain-en-Laye (FR)

  1. Il prezioso coinvolgimento dei manager delle sessioni e dei facilitatori

Ogni sessione, dedicata ad una specifica fase della pianificazione partecipativa, è organizzata da un e-manager, uno dei Lead Experts provenienti dall’insieme di network presente di URBACT. Le loro conoscenze di politiche tecniche e pubbliche, combinate con le loro soft skill di moderazione e interazione sono state cruciali per realizzare sessioni che fossero aperte, coinvolgenti e partecipative. Questo è stato fondamentale per il successo dell’evento.

La e-University ha anche beneficiato del supporto di un numero dei fantastici volontari “e-Facilitators” -rappresentanti di città partecipanti- e altri esperti che hanno supportato in ogni sessione della e-University il lavoro di gruppo nelle sessioni pratiche. Sono stati il collante dell’evento.

  1. Una risposta agile alla crisi del Covid-19 – e un passo verso un futuro più sostenibile?

Quando è cominciata la crisi del Covid-19, in molti hanno temuto che la Summer University di URBACT – che si sarebbe dovuta tenere presso Dubrovnik nell’estate 2020 - sarebbe stata cancellata. Sally Kneeshaw, URBACT Programme Expert, ha scritto dell’incredibile sforzo ed energia impiegata nella trasformazione della comprovata e testata Summer Universisty in un concetto di esperienza online.

Come lei stessa afferma, il fallimento è parte dell’apprendimento! In seguito ad un inizio difficile, sono stati risolti i problemi tecnici iniziali e alla fine l’approccio online è stato di successo sia per le sessioni plenarie sia per i lavori di gruppo più specifici. Inoltre, in molti si sono sentiti come se fossero parte di una sfida comune -sia organizzatori che partecipanti- e quando tutto è andato bene, tutti hanno apprezzato l’esperienza ancora di più.

Ha anche generato una rinnovata determinazione assieme a nuove skills e fiducia nell’utilizzo di strumenti digitali nel futuro.

“È stato molto complicato essere flessibili per riuscire ad adattare l’università di URBACT.  Le persone potrebbero averlo dato per scontato, ma lo sforzo per l’organizzazione di un evento digitale è comparabile a quello per un evento fisico.”

Stefanie Weber, URBACT Secretariat

  1. Mettere in mostra nuovi strumenti interattivi a livello urbano

L’adozione di nuove tecnologie non ha recato benefici solo al programma URBACT, ma ha dato ai partecipanti un’esperienza pratica di utilizzo di strumenti interattivi che potrebbero essere utili a bisogni del loro territorio.

Molti dei partecipanti, i quali hanno usato Zoom e la piattaforma di collaborazione visiva online Miro (producendo insieme un totale di 304 lavagne pratiche), hanno dichiarato che la e-University gli ha insegnato nuovi modi digitali di lavorare che potrebbero utilizzare nelle proprie città.

“È stato bello vedere i partecipanti cimentarsi nello strumento di Miro e impararne l’utilizzo durante le 8 sessioni. Sapevamo che per la maggior parte delle persone non sarebbe stato amore a prima vista con questo strumento, quindi è stato bello vedere i partecipanti sempre più a loro agio con esso e vedere l’apprendimento avvenire in diretta.”

Clémentine Gravier, URBACT Secretariat

  1. E – soprattutto- i partecipanti!

Sebbene alcune sessioni Zoom abbiano raggiunto fino a 436 partecipanti, i veri legami si sono sviluppati nei gruppi di lavoro più piccoli con 8-10 compagni di classe che hanno potuto conoscersi nell’arco di 4 settimane. Di conseguenza, ora alcuni intendono visitare i propri compagni nelle loro città quando le restrizioni per il Covid-19 termineranno. Ci è stato detto, inoltre, che ad un partecipante è stato persino offerto un colloquio di selezione da parte di uno dei suoi compagni di gruppo!

“Ho adorato vedere lo svilupparsi di una buona atmosfera e spirto di gruppo tra le persone che non si conoscevano e venivano da nazioni e città molto diverse e con storie e interessi diversi. Spero che rimangano in contatto e portino avanti queste nuove relazioni lavorative.”

Clémentine Gravier, URBACT Secretariat

I partecipanti registrati alla prima e-University di URBACT erano 486 dipendenti pubblici di città partecipanti all’ultima serie di di 23 network URBACT per l’Action Planning. Hanno partecipato, inoltre, una selezione di città partner africane dello smart town network ASTON, supportato dalla Francia. In media, 395 persone hanno partecipato ad ogni sessione plenaria e 280 hanno partecipato nelle sessioni di lavoro di gruppo -un buon risultato considerando la sfida di dover mantenere il coinvolgimento dei partecipanti nell’arco di 4 settimane.

Questi punti salienti sono stati sviluppati dopo aver consultato gli e-Managers Liat Rogel, Eileen Crowley and Christophe Gouache, gli e-Facilitators Delphine Gaudart-Brunet, Irina Rotaru and Alisa Aliti Vlasic, assieme a i dipendenti URBACT Stefanie Weber and Clémentine Gravier – solo alcuni dei tanti partecipanti e organizzatori ai quali URBACT è grata per l’aiuto nell’organizzazione dell’evento e per aver reso ogni sessione così vivace!

 

Non dimenticarti di dare un’occhiata alle registrazioni delle sessioni della e-University su Youtube in aggiunta ai materiali pratici disponibili per le città nel #URBACTtoolbox:

  • Coinvolgere gli stakeholder
  • Analizzare i problemi
  • Pianificare azione
  • Raccogliere risorse
  • Implementare
  • Misurare i risultati
  • Condividere i risultati
Submitted by sdantonio on 28/11/2020