La mappatura delle comunità resilienti alla Biennale di Venezia. L'evento svoltosi il 21 settembre ha coinvolto il NUP URBACT per l'Italia e le esperienze delle città italiane nelle reti URBACT
Essere comunità resilienti significa partecipare attivamente alla vita della città realizzando azioni e progetti in grado di favorire lo sviluppo urbano: non solo sotto il profilo ambientale, ma anche sociale ed economico. Questo il focus delle esperienze della rete delle città italiane di Urbact presentate nel corso dell’evento “La mappatura delle comunità resilienti – Le esperienze delle città italiane” che si è svolto oggi a Venezia, presso il Padiglione Italia, nell’ambito della Biennale di architettura.
A prendere parte ai lavori sono stati, tra gli altri: Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia, Gaspare Tocci della Regione Molise, Sofia Montalbano del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Luisa Bravo ideatrice e curatrice del progetto Mapping Resilient Communities per il Padiglione Italia e Simone d’Antonio responsabile National Urbact Point di Anci.
Il Punto nazionale Urbact per l’Italia ha partecipato con le città italiane, in partnership con City Space Architecture e Fondazione Unipolis, al progetto della mappatura delle comunità resilienti con l’obiettivo di far emergere il lavoro di amministrazioni locali e comunità nella promozione di progetti e visioni fortemente connotati in termini di resilienza ambientale, sociale ed economica. In questa direzione sono stati illustrati i casi delle città di Torino, Bari, Casoria, Genova, Napoli, Potenza, Milano, San Donà di Piave e dell’Unione Bassa Romagna inseriti nella mappa.
Durante i lavori spazio anche alla discussione e al confronto sulla Carta di Peccioli, con l’intervento di Maurizio Carta, professore ordinario di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, in cui si illustra come si lavorerà nei prossimi anni sui temi della resilienza. Le città e l’architettura occuperanno sempre di più un posto di rilievo nella sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo urbano.
L’impegno di Anci proseguirà come punto nazionale Urbact, un programma che si dimostra essere unico nel suo genere, in grado di interagire e dialogare con mondi e ambiti di azione diversi contribuendo alla riflessione nazionale ed europea sullo sviluppo urbano sostenibile a partire dalle esperienze concrete delle città.
Il dibattito proseguirà il 22 settembre con il secondo evento, sempre nell’ambito della Biennale di Venezia, “Resilient communities in Europe. The experiences of European cities” dedicato a come il concetto di resilienza di comunità viene percepito nel resto d’Europa e per quali ragioni può essere una questione fondamentale per la realizzazione dei Sustainable Development Goals dell’ONU.