Localizzare gli SDGs: le esperienze delle città del Network Global Goals for Cities

Edited on 05/04/2023

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L'Agenda 2030 e le esperienze delle città della rete URBACT Global Goals for Cities.

Di Nicole Mercurio

La pandemia ha messo in evidenza le disuguaglianze strutturali già esistenti all’interno dei e tra i Paesi, influendo negativamente sui gruppi sociali e sui territori vulnerabili e più in generale sulla coesione sociale e territoriale. Ponendo quindi l’accento sull’interconnessione tra sfera sociale, economica e ambientale, l’implementazione dell’Agenda 2030 e degli SDGs si è posta come tavolo di lavoro principale per l’azione locale e nazionale, col fine di avviare processi di ripresa più inclusivi e sostenibili.

L’Agenda 2030 dell’ONU e gli SDGs

Adottata nel settembre 2015 dall’Assemblea ONU, l’Agenda 2030 nasce come piattaforma per un Piano di azione universale, ‘integrale e trasformatore’, per lo sviluppo umano sostenibile che coniughi più dimensioni del reale innescando meccanismi concertati virtuosi tra contesti territoriali diversi.
L'Agenda definisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, Sustainable Development Goals da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target. Gli obiettivi, che spaziano dalla sostenibilità di ogni ecosistema, all’inclusività di genere e alla crescita economica sostenibile, sono definiti come universali. Questa definizione è spiegata dalla pervasività e dall’onnipresenza delle criticità che l’Agenda vuole sfidare e mettere in discussione.

È necessario però sottolineare come, per avere impatto reale sui territori bisogna partire dalla consapevolezza delle differenze in termini di effetti che problemi come povertà, cambiamento climatico, gender gaps hanno su territori differenti. Tale principio vale in primis per territori geograficamente ed economicamente distanti tra loro nel contesto internazionale, ma ha un riscontro anche all’interno di uno stesso territorio.
Nell’Agenda 2030 il termine universalità viene dunque risignificato, stando a intendere un approccio che riconosce le specificità di contesti ‘locali’ differenti, innescando al contempo l’interazione orizzontale tra territori all’interno di un quadro di dialogo e
concertazione su valori condivisi.
Ed è proprio a partire dalla risignificazione di questo termine che si inserisce l’importanza del localizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, i quali si configurano non come punti di arrivo uniformi, ma come elementi funzionali delle specificità e originalità delle soluzioni locali adottate per ogni territorio e contesto. Ma come è possibile implementare azioni concrete senza perdere di vista l'indivisibilità degli obiettivi?

L'approccio e l'esperienza del programma URBACT

Parte della risposta risiede nell'approccio integrato promosso dal programma URBACT, che promuove l'integrazione orizzontale, verticale e territoriale.
Come impegno nei confronti dell’attuazione degli SDGs per lo sviluppo urbano sostenibile, il programma URBACT in un’iniziativa congiunta con il CCRE/CEMR (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) ha proposto e portato avanti un Network europeo a sostegno delle città interessate alla localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Le 19 città del Network URBACT Global Goals for Cities

Il Network pilota Global Goals for Cities, è un partenariato strategico che mira ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli SDGs in 19 città dell'UE, attraverso l'apprendimento tra pari e la pianificazione di azioni integrate.
La rete, che ha previsto la creazione di un gruppo di lavoro locale (ULG) in ogni città aderente al progetto, mette a disposizione il metodo di apprendimento integrato e partecipativo del programma URBACT III, per supportare le città attraverso le diverse fasi di progettuali.

La prima parte del progetto ha avuto come focus la vision dei partners, i quali hanno lavorato sul ricostruire e ripensare l’immagine di città che vorrebbero perseguire e l’identificazione degli obiettivi da raggiungere in relazione alla localizzazione degli SDG. La seconda mira ad ottenere i risultati individuati attraverso la co-progettazione di azioni, la creazione di un quadro di riferimento e di monitoraggio, e la finalizzazione e l’avvio degli Urbact Local Action Plan co-prodotti dai diversi URBACT Local Group.

Green and Global: l‘esperienza della città di Tallin

Capofila del Network è la città di Tallin in Estonia che ha condiviso la propria strategia di sviluppo e le attività della Green Revolution portate avanti durante i lavori della rete URBACT.
Come preannunciato, nella prima parte del progetto i partners si sono focalizzati sulla vision e sull’approccio condiviso rispetto alla localizzazione degli SDGs.

Tallin green projects
 

La visione e gli obiettivi della strategia di sviluppo di Tallin si basano sugli obiettivi nazionali già definiti nella strategia "Estonia 2035", il documento di sviluppo nazionale per il raggiungimento degli SDGs.
La vision della città si sintetizza nella strategia “Tallin: Green and Global”. Per raggiungere questo obiettivo generale, sono stati individuati sei obiettivi: Spazio urbano amichevole; Città globale e creativa; Mobilità sana; Trasformazione verde; Comunità gentile; Una casa che include la strada.
Nei diversi incontri tra i partner della rete URBACT nel corso degli ultimi due anni, Tallin ha condiviso la propria visione di città ecosostenibile, nature and human friendly, che mette al centro la partecipazione collettiva e il ritorno della biodiversità urbana.
Quest’ultimo obiettivo è perseguito dalla città attraverso il progetto Pollinator Highway Project, una striscia verde che attraversa la città, riportando le specie impollinatrici e la biodiversità floristica e faunistica, promuovendo al contempo la riappropriazione degli spazi pubblici verdi da parte della comunità.
I membri del team di Tallin nei diversi incontri, hanno anche presentato esempi di buone pratiche di governance partecipativa, tra cui la Green Tiger Academy, il bilancio partecipativo, nonché l’iniziativa Participation Hub, che mira a facilitare la partecipazione dei cittadini ai processi di progettazione urbana.
Le iniziative portate avanti da Tallin soprattutto grazie alla partecipazione come lead partner al Network Global Goals for Cities URBACT, mettono in evidenza quanto un progetto integrato di condivisione delle esperienze e di collaborazione attiva, possa rivelarsi come motore di cambiamento del territorio e di contaminazione tra politiche, generando benefici sociali ai cittadini e a tutta la comunità.

Reggio Emilia e la localizzazione degli SDGs nei documenti di programmazione comunale

Tra le 19 città parte del progetto, è presente anche la città di Reggio Emilia.
Celebre per il suo approccio pedagogico innovativo, il “Reggio Emilia Approach” e con una naturale propensione per la cooperazione interterritoriale, la città partecipa a diversi network di sviluppo urbano sostenibile, il che la rende un punto di riferimento importante in Italia per lo scambio di buone pratiche sul tema dello sviluppo verde e su quello degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Reggio Emilia ha inserito nel DUP (Documento Unico di Programmazione) gli SDGs, selezionando gli indicatori di impatto di ciascun obiettivo del DUP e associandoli all'indicatore 'guida' dell’Agenda 2030. Ogni indicatore presente nel DUP può infatti contribuire al raggiungimento di uno specifico obiettivo di sviluppo sostenibile.
L’approccio pionieristico della città rispetto agli SDGs è ben visibile anche nelle iniziative che il Comune ha pianificato e messo in atto per perseguire l’obiettivo di localizzare gli SDGs grazie al supporto di URBACT e alla partecipazione al network GG4C.

 SDGs
Tra queste,
 la città sta lavorando sull'implementazione di strumenti precisi per monitorare e valutare il raggiungimento degli SDGs a livello locale e sulla costruzione di una comunità di stakeholder (società civile, imprese, scuole, cittadini) per progettare e promuovere azioni concrete per localizzare gli SDGs insieme ad attori che sono risultati fondamentali in questo processo, come la Fondazione E-35, parte dell’ULG.
Le azioni sviluppate da Reggio Emilia grazie alla partecipazione al network, rivestono un ruolo fondamentale nell’esportare queste pratiche virtuose nelle altre città italiane, contribuendo ad alimentare un processo di dialogo virtuoso a livello nazionale.

Il valore aggiunto di programmi europei di capacity building come URBACT
Come emerge dalle esperienze già citate, il principale obiettivo del network Global Goals for Cities è quello di far sì che le città possano scambiare pratiche, costruire strutture per il processo di localizzazione degli SDG nei loro territori e sviluppare strumenti per l’attuazione locale degli obiettivi e per  il loro monitoraggio.
L’importanza del lavoro che svolto da URBACT nell’ambito degli SDGs risiede nella sua metodologia orizzontale e integrata, attraverso la quale fornisce strumenti ai territori per lavorare al raggiungimento dell’obiettivo comune di città verdi, resilienti e inclusive, che lavorino insieme su questa sfida  in modo concertato riconoscendo sempre, al contempo, le specificità di contesti locali differenti e l’importanza di un approccio place-based.

 

 

 

 

Submitted by Simone d'Antonio on 23/12/2022
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