Il nuovo Piano di Azione dell’Agenda Urbana Europea sulla sicurezza urbana negli spazi pubblici.

Edited on 03/08/2020

E’ possibile partecipare alla consultazione fino al 7 settembre!

Importanti novità arrivano dall’Agenda Urbana Europea, ed in particolare dalla partnership europea che si occupa della sicurezza negli spazi pubblici, di cui è membro attivo l’Unione della Romagna Faentina.

Il tema della sicurezza urbana è ormai sempre più oggetto di ricerca e di intervento all’interno dei programmi europei che si occupano di sviluppo urbano integrato, come URBACT ed UIA. E’ questo infatti il caso del network URBACT UrbSecurity di cui fa parte la 

stessa Unione della Romagna Faentina, insieme alla città di Parma e che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e della loro percezione di sicurezza, attraverso l’elaborazione di un Piano Integrato di Azione Locale mirato a prevenire la segregazione ed i comportamenti anti-sociali. 

Anche nell’ambito del programma UIA troviamo tre progetti che affrontano la sfida della sicurezza urbana. Uno di questo è il progetto To-nite, che sta realizzando la città di Torino, e che adotta una prospettiva innovativa per analizzare il fenomeno della percezione dell’insicurezza nella fruizione città durante le ore notturne. 

Attraverso un lavoro di analisi di sfide come quelle appena descritte, le città e gli altri membri della partnership hanno prodotto un Piano di Azione sulla Sicurezza che è stato validato dalla Commissione Europea e che è ora in fase di consultazione pubblica: città, professionisti, associazioni e altri stakeholders hanno tutti la possibilità di consultare il testo e di lasciare un feedback pubblico fino al 7 settembre.

Il Piano di Azione si compone di 6 azioni che coprono i tre grandi obiettivi dell’Agenda Urbana Europea ovvero: migliorare il quadro regolatorio, migliorare il finanziamento, migliorare la conoscenza. Di seguito proponiamo una sintesi delle sei azioni.

Sviluppare un Quadro per uno strumento di autovalutazione dedicato alle autorità urbane.

Dalle esperienze sviluppate negli anni recenti, emerge come sia necessario un comune quadro regolatorio per analizzare e valutare la sicurezza urbana, non solo nelle grandi città o aree metropolitane ove sono già disponibili dati e modelli, ma anche per città di piccole e medie dimensioni. L’obiettivo è di creare uno strumento per l’auto-valutazione che le autorità urbane possano utilizzare per riflettere sul loro status in maniera interattiva. L’obiettivo finale è quello di creare una dashboard dinamica per le autorità urbane.

Raccomandazioni sulla strategia europea di governance multilivello per la sicurezza e misure di finanziamento. 

In termini di finanziamenti, l’obiettivo è di definire una serie di "lessons learnt" per capire come le città possano mobilitare fondi sui temi della sicurezza e degli spazi pubblici. In questo senso, uno degli output che verrà prodotto è la mappatura delle opportunità di finanziamento disponibili per le città su questi temi. L’azione si pone inoltre l’obiettivo in termini di governance di creare un network di autorità urbane. Per questo è previsto un lavoro preparatorio per la creazione di un sito web per il Covenant of Mayors al fine di assicurare continuità alla partnership nel lungo periodo.

Valutare l’applicazione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale nelle città.

In questo ambito, l’obiettivo è di definire un quadro chiaro della legislazione e delle iniziative esistenti che trattano l’intelligenza artificiale applicata alla sicurezza negli spazi pubblici in Europa. E’ necessario produrre un quadro preciso delle sfide legali e dei pareri rilevanti discussi dalle autorità di protezione dei dati, e individuare le potenziali disparità tra Stati Membri. Raccomandazioni per supportare l’innovazione nelle città nel settore della sicurezza saranno inoltre elaborate.

Sviluppare uno schema di formazione per il capacity building e la sicurezza urbana integrata. 

In numerose città, per gestire la sfida della sicurezza urbana stanno emergendo nuove figure professionali, come quella dell’Urban Security Coordinator. Non sempre, però, queste figure professionali, sono dotate delle necessarie competenze per affrontare il tema in maniera integrata. L’obiettivo dell’azione è di definire uno schema di capacity building a livello europeo sulle attività di sicurezza integrata per i differenti profili che si occupano di sicurezza urbana.

Misurare l’impatto della coesione sociale sulla sicurezza negli spazi pubblici.

Misure di coesione sociale devono essere parte integrante della politica di sicurezza urbana. Aspetti come l’inclusione, il capitale sociale, la partecipazione attiva dei cittadini, ad esempio, possono aiutare a creare un ambiente più sicuro per tutti. Uno degli obiettivi è quello di sviluppare una metodologia comune per i manager della sicurezza per misurare l’impatto delle esistenti azioni locali dedicati alla coesione sociale, così come per individuare nuove soluzioni innovative per rispondere alla complessità di questa sfida.

Sviluppare una guida per il design e la pianificazione degli spazi architettonici. 

L’obiettivo di questa azione è soprattutto quello di stimolare la autorità urbane e regionali nel condividere esperienze e buone pratiche relative a soluzioni innovative nel design degli spazi pubblici e della loro sicurezza. Tra gli output troviamo l’elaborazione di una piattaforma in cui siano raccolte e catalogate le soluzioni per la protezione degli spazi pubblici e la promozione del concetto di sicurezza nel design degli spazi. 

Il documento può essere consultato per intero al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/futurium/en/urban-agenda-eu/partnerships-security-public-space-and-culture-cultural-heritage-submit-their-draft

By EF

Submitted by sdantonio on 03/08/2020