I centri culturali, i musei possono essere propulsori per la diffusione di comportamenti green e sostenibili ma anche hub di incontro, partecipazione, formazione e scambio di buone pratiche coinvolgendo direttamente i cittadini e gli attori locali nel contrasto ai cambiamenti climatici. Questo il focus theme al centro del terzo webinar del Punto nazionale di Urbact Italia che si è tenuto questo pomeriggio in diretta sulla pagina Facebook del progetto e sulla piattaforma Zoom. L’incontro fa parte degli approfondimenti della Rete Nazionale di Trasferimento (National Practices Transfer Initiative) sulle esperienze delle città sul tema delle arti e della cultura nel contrasto ai cambiamenti climatici.
Ad introdurre i lavori sono stati Simone d’Antonio, responsabile Anci – URBACT NUP e Sandra Rainero, esperta nazionale Urbact che, partendo dalle esperienze della rete delle città Urbact, in particolare della città di Mantova, hanno illustrato la centralità delle azioni e degli interventi realizzati dalle città Urbact nel contrasto ai cambiamenti climatici attraverso il canale della cultura. A moderare l’incontro, Elisa Filippi, Anci – Urbact.
Le esperienze in Italia
Il dibattito ha lasciato spazio al racconto delle esperienze territoriali con l’intervento di Patrizia Braga, responsabile area partecipazione e sviluppo delle organizzazioni, Melting Pro che ha parlato del ruolo e dell’impegno delle organizzazioni culturali nel migliorare il proprio impatto ambientale e come vere e proprie piattaforme di comunicazione ambientale. In questa direzione, Braga, ha illustrato diverse esperienze e buone pratiche: come, ad esempio, il caso della Galleria nazionale di arte moderna di Roma che ha previsto una serie di interventi per migliorare le prestazioni energetiche dotandosi anche di un energy manager, così come la Regione Sicilia e la Reggia di Venaria che hanno previsto meccanismi per il risparmio energetico delle proprie strutture ed edifici. E ancora, la Compagnia teatrale Mulino ad Arte, che dirige il teatro Mulino di Piossasco (To), che ha realizzato il progetto “The Green theater – da vecchio mulino ad eco teatro” trasformando la struttura nel primo teatro eco-sostenibile d’Italia. Ma le organizzazioni culturali sono impegnate anche sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’ambiente e della sostenibilità attraverso laboratori tematici, corsi e programmazione culturale: come nel caso della Reggia di Venaria che ha dedicato tutto il 2021, attraverso il format Reggia Green, al tema della valorizzazione del rapporto tra uomo e ambiente.
L’arte per la promozione degli SDGs
Sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici sono ormai questioni che sono parte integrante delle politiche urbane, le città sono i primi attori nella tutela dell’ambiente e nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, degli SDGs delle Nazioni Unite.
Alessandro Gaetano, ideatore e coordinatore del progetto Art for 17 Global Goals, ha illustrato il progetto che punta a diffondere la conoscenza dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite attraverso il filo dell’arte contemporanea. Obiettivo è quello di creare un parco di arte contemporanea con l’installazione di opere distribuite in diverse aree turistiche delle città della Regione Friuli Venezia-Giulia, che possa essere anche cerniera di congiunzione con il settore turistico per creare un asset stabile tra cultura, ambiente e turismo.
Il network dei musei e le iniziative
Mentre Matteo D’ambrosio, responsabile area valorizzazione culturale e audience development Polo del ‘900 di Torino ha parlato del progetto “I Venti dell’Ambiente”. In continuità con il progetto Mondi (in)sostenibili del 2019-2020, il Polo del ‘900 ha realizzato una serie diattività, tra workshop, laboratori online e iniziative di comunicazione mirate, con l’obiettivo di coinvolgere soprattutto i più giovani sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità come dimensione globale, frutto dell’interconnessione tra economia, società, ambiente e cultura anche in relazione agli obiettivi dell’agenda 2030. E proprio di Agenda 2030 e SDGs, ha parlato anche Michela Rota, responsabile del progetto musei integrati – MUSE Trento, che ha portato all’attenzione dei partecipanti l’iniziativa finanziata dal Ministero della Transizione Ecologica, e realizzata con il Muse, l’Icom – International Council of Museums Italia e Anms, l’Associazione nazionale musei scientifici: “Musei integrati”. Un progetto di ricerca e sostegno delle buone pratiche per l’attuazione della strategia nazionale e degli obiettivi di sviluppo sostenibile e le agende urbane che punta a dimostrare e indagare su come i musei siano attori fondamentali nellla promozione degli SDGs.