Densa di appuntamenti la seconda giornata della terza edizione del Festival delle buone pratiche URBACT. Di rigenerazione urbana nel riuso degli spazi pubblici si è discusso con le città di Torino e la città metropolitana di Bologna.
Il progetto realizzato dalla città di Torino Urban Lab, partner del network ALT/BAU coordinato dalla città di Chemnitz è focalizzato sulla mappatura ed il riuso di spazi abbandonati o dismessi nei centri storici per la creazione di nuove opportunità di housing e sviluppo urbano.
Sempre di riuso degli spazi si è discusso anche con la Città Metropolitana di Bologna, partner del network Urban Regeneration Mix guidato dalla città polacca di Lodz, che ha lavorato sull’identificazione e l’attuazione di uno schema innovativo per ridare vita a quartieri ed aree urbane a rischio-degrado attraverso la collaborazione attiva degli abitanti e dei soggetti dinamici del territorio.
Al centro invece del dibattito su innovazione e competitività economica sono state presentate le esperienze dei comuni di Parma, Salerno e Sassari. Parma, nell’ambito del network Welcoming International Talent, ha potenziato l’attrattività della città attraverso una strategia integrata che ha coinvolto studenti ed expat con l’obiettivo di attrarre giovani talenti sul territorio nel medio-lungo periodo, mentre il progetto che riguardato la città di Salerno, Network BluAct, ha visto il potenziamento della crescita numerica ed il consolidamento di start-up legate in particolare all’economia del mare attraverso una competizione che ha coinvolto giovani e studenti del territorio, università e soggetti dinamici della città.
Diverso l’esempio di Sassari, partner del Network Card4All, che ha lavorato sull’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’approccio partecipativo per offrire ai cittadini servizi pubblici innovativi attraverso card e app digitali accessibili per tutte le diverse categorie di residenti.
Infine, di governance ed innovazione pubblica si è discusso con le città di Bari e nuovamente Torino con un altro progetto. Bari, città partner del network Com.Unity.Lab coordinato da Lisbona, è stata impegnata nella definizione di una strategia urbana per contrastare la povertà e favorire l’inclusione delle fasce più deboli in azioni collaborative che mitigano l’esclusione sociale, economica, ambientale.
Un esempio virtuoso nuovamente è arrivato da Torino, città capofila del network InnovatoR, basato sulla promozione di nuove forme di innovazione sociale attraverso il coinvolgimento dei dipendenti comunali in competizioni interne che hanno fatto emergere idee e proposte messe in pratica dai dipendenti. L’obiettivo raggiunto è stato quello di migliorare le modalità di design e di erogazione dei servizi comunali a favore