L’integrazione tra diversi programmi europei per dare nuovo slancio all’economia locale in un’ottica di sostenibilità e inclusione sociale. Questo l’elemento vincente che fa del Comune di Prato una buona pratica nell’ambito della rete nazionale di Urbact e che si pone come una delle migliori esperienze in Italia sui temi dell’economia circolare e delle nature based solution.
Il 9 marzo il punto nazionale Urbact di Anci, con il suo responsabile Simone d’Antonio, era a Prato per incontrare l’Urbact Local group e discutere delle strategie e degli interventi realizzati nell’ambito del progetto Uia – Prato Urban Jungle e del progetto Urbact – Urge. L’incontro fa parte del ciclo di appuntamenti locali che il National Urbact Point organizza per sostenere e condividere le buone pratiche e le esperienze dei Comuni che fanno parte della rete come modello di sviluppo urbano sostenibile.
“Quella di Prato – ha specificato Simone d’Antonio – è un’esperienza che mostra la completa sinergia tra diversi programmi europei affrontando, attraverso un approccio integrato, molteplici aspetti della vita urbana e delle grandi sfide europee: dall’economia circolare all’edilizia sostenibile, dall’inclusione sociale alla rigenerazione urbana attraverso il verde e gli spazi green”. Elementi questi che si intrecciano con la nuova programmazione europea di Urbact IV, Urban Innovative Actions e dell’Agenda urbana europea che guardano sempre di più a città più sostenibili e inclusive.