A Trapani l'incontro con gli attori dell' UIA Transfer Mechanism Network Use-IT finanziato dal URBACT.
Contrastare la povertà urbana e favorire processi di inclusione sociale ed economica dei giovani e dei cittadini stranieri. Il Comune di Trapani è impegnato in un’ampia azione di rigenerazione urbana con il progetto Use-IT, che fa parte della rete pilota UIA Transfer Mechanism per replicare un progetto UIA secondo la metodologia partecipata di Urbact. Lead partener del progetto è la città Birmingham che assieme alle città partner, Rotterdam, Trapani appunto e Poznań, ha messo in campo una serie di iniziative innovative per il contrasto della povertà soprattutto attraverso il riuso di strutture pubbliche trasformandole in luoghi che offrono nuovi servizi per la cittadinanza: dalla formazione lavorativa all’inclusione sociale dei giovani migranti. L’esperienza maturata a Birmingham rappresenta una chiave di volta innovativa per affrontare la questione della povertà urbana: una buona pratica di come sia possibile rigenerare spazi in disuso per offrire nuovi servizi che favoriscano l’inclusione sociale e lavorativa non solo dei giovani ma anche dei cittadini stranieri.
Partendo da queste esperienze, Anci con il suo responsabile Urbact Simone d’Antonio, ha incontrato oggi a Trapani l’amministrazione locale, il sindaco Giacomo Tranchida e il gruppo di azione locale coinvolto nel progetto per condividere le iniziative realizzate con il resto dei Comuni italiani della rete Urbact. Ma anche per capire, partendo dalle esperienze europee, come riempire questi nuovi contenitori, queste strutture pubbliche rigenerate di servizi utili alla comunità locale.
Trapani ha redatto un piano di investimento sui temi del progetto Urbact a valere sulle risorse del Pnrr e del Pon legalità avviando azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana che hanno coinvolto diverse aree della città, come l’ex mattatoio Cappucinelli che diventerà un incubatore di start up e l’ex tribunale che sarà convertito a una struttura di housing sociale per giovani famiglie. Obiettivo principale è quello di creare opportunità lavorative per i giovani ma anche offrire alloggi con prezzi inferiori rispetto al mercato immobiliare. Azioni queste che vanno nella direzione di una visione di città inclusiva che guarda al benessere economico e sociale dei cittadini.
“Si tratta di interventi – ha sottolineato d’Antonio – che non si esauriscono con la fine del progetto ma devono far parte di una visione più ampia di città orientata alla rigenerazione e innovazione urbana in un contesto europeo”.