Un centinaio tra Sindaci, amministratori, funzionari delle Città italiane hanno preso parte questa mattina a Parma al terzo incontro annuale della Rete italiana delle Città URBACT, Urban Innovative Actions e Agenda urbana per l’UE per fare il punto sulla programmazione 2014-2021 e confrontarsi sulle nuove opportunità di finanziamento di quella 2021-2027 per lo sviluppo urbano sostenibile.
L’incontro, che è stato organizzato a latere dell’Assemblea annuale dell’ANCI, è stato il primo momento di confronto e presentazione dei principali temi e strumenti offerti da URBACT, UIA e Agenda urbana per l’UE per la prossima programmazione e delle possibili connessioni con altri programmi di cooperazione transnazionale e della programmazione mainstream.
Dopo i saluti e il racconto dell’esperienza della città ospitante da parte dell’Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale della città ospitante, Tiziana Benussi, Paolo Testa, capo area studi, ricerche e politiche di coesione di ANCI, e Simone d’Antonio del National URBACT Point, hanno messo in rilievo come per ANCI i programmi europei di innovazione urbana abbiano una funzione fondamentale per l’innovatività delle città. “Governare insieme ai cittadini e alle loro rappresentanze, attraverso quelli che vengono chiamati “gruppi locali urbani” non è nemmeno più un metodo, ma una necessità” ha dichiarato Testa.
Il coinvolgimento degli attori locali è molto grande. “Stiamo parlando, nel caso di URBACT III, di mille attori coinvolti” è uno dei principali dati che emerge dall’intervento di Sofia Montalbano del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. “In piena pandemia – ha aggiunto Montalbano – abbiamo gettato le basi per la nuova programmazione, partendo dalla Carta di Lipsia che mira a creare città giuste, verdi, produttive e tecnologiche. “L’esperienza e il metodo di URBACT si sono rivelati fondamentali per il PON METRO” ha dichiarato Giorgio Martini dell’Agenzia per la Coesione territoriale, che ha aggiunto: “Prevediamo nella nuova programmazione l’introduzione di un’attività dedicata al capacity building per il rafforzamento delle reti delle città piccole e medie”.
L’obiettivo di avere una visione d’insieme è stato il focus dell’intervento di Germana Di Falco (Agenzia Coesione) che ha evidenziato il potenziale di capitalizzazione inter-programma delle esperienze URBACT, UIA e Agenda Urbana per l’UE. Sandra Gizdulich (Agenzia Coesione), Raffaele Barbato (Expert) e Sebastiano Zilli (DG Regio) hanno presentato le lezioni imparate da questa programmazione e presentato gli elementi di novità della prossima.
Lavorare sul microclima, sui boschi urbani, sulla mobilità sostenibile, sulla transizione energetica, sulla digitalizzazione, l’inclusività, sulle comunità digitali sono alcuni dei temi su cui le città intendono lavorare nella programmazione 202-2021, emersi nella fase finale della mattinata di lavoro.
Nel pomeriggio una cinquantina di partecipanti hanno preso parte alla visita studio nei luoghi di Parma al centro dei quattro progetti URBACT a cui la città ha partecipato nell’attuale edizione del programma. Dal Parco Ducale alle strade di Oltretorrente e del centro storico, sono numerosi gli spazi pubblici interessati da progetti che hanno riguardato la gestione delle infrastrutture di mobilità e della logistica sostenibile delle merci, la sicurezza urbana e l’attrazione dei talenti internazionali.