L’Assemblea annuale ANCI rappresenta il principale appuntamento in cui approfondire i temi legati al futuro delle città e al ruolo dei contesti urbani nel rilancio dell’Italia. Come da tradizione, URBACT è presente in Assemblea con una serie di attività che puntano a raccontare la vivacità delle città che prendono parte alle reti finanziate dal principale programma europeo per lo sviluppo urbano sostenibile.
Tra queste attività, l’organizzazione di una visita-studio per presentare un’esperienza particolarmente significativa di sviluppo urbano partecipativo e integrato è una modalità di lavoro che negli ultimi anni (ad esempio a Cesena nel 2018) ha contribuito a favorire una maggiore conoscenza delle opportunità offerte dal programma e a promuovere una maggiore partecipazione di nuove città ai network URBACT.
Nel pomeriggio del 10 novembre, dalle 15 alle 18, il Punto nazionale del programma URBACT organizza una visita-studio nei luoghi rappresentativi dell’azione condotta dalla città di Parma nell’ambito delle diverse reti finanziate da URBACT III.
Oltre ad ospitare l’Assemblea Anci, Parma è stata scelta per ospitare la visita studio per la sua consolidata esperienza in materia di progetti di sviluppo urbano integrato e sostenibile, realizzati anche nell’ambito delle quattro reti URBACT III a cui ha partecipato da partner o da capofila. Una serie di esperienze che hanno contribuito a definire su diverse tematiche un modello virtuoso di ingaggio di cittadini e attori del territorio, che può costituire un utile elemento di ispirazione per quelle realtà che non hanno ancora avuto occasione di confrontarsi con il programma URBACT e con la sua metodologia.
Al centro della discussione ci saranno i temi che Parma ha affrontato nell’ambito dei quattro Network di URBACT III
La logistica delle merci per una mobilità più sostenibile: l’azione di Freight Tails- Tailored Aproaches for Innovative Logistics Solutions.
Sviluppare soluzioni logistiche su misura ed integrate per una gestione efficiente delle merci è l’obiettivo di questo network. Ma cosa si intende per ‘integrazione’ nel contesto della logistica urbana e quali attori coinvolgere per metterla in pratica tenendo conto degli aspetti economici, sociali e ambientali? Parma ha ridotto le emissioni di carbonio legate alla congestione del traffico nel settore dei trasporti urbani, limitando da tempo la circolazione dei mezzi nel centro storico e, in particolare, di quelli più inquinanti. Da quando è stato avviato il progetto Ecologistics nel 2008 sulla sistematizzazione del trasferimento di merci fresche, cibo essiccato, vestiti e prodotti confezionati per migliorare la qualità della vita cittadina, il sistema ha incontrato problemi legati ad un mancato aggiornamento e la risposta è stata trovata proprio nel lavoro condotto con la rete URBACT Freight Tails.
La partecipazione al progetto ha condotto all’elaborazione di un piano d’azione integrato, elaborato in collaborazione con categorie produttive e attori innovativi del territorio e disegnato per rispondere alle esigenze emerse negli ultimi anni: incrementare l’efficienza della catena di distribuzione, ottimizzare la mobilità delle merci, preservare l’attrattività del centro storico e il benessere economico delle attività, limitare il numero di veicoli che creano congestione e inquinamento, ridurre il consumo di energia e l’uso di combustibili fossili e, infine, fornire incentivi al trasporto di merci tramite veicoli elettrici, bicicletta e a piedi.
Gli expat come leva per l’internazionalizzazione e lo sviluppo economico: l’esperienza di Welcoming International Talent
Insieme ad altre città europee coinvolte nel programma, Parma ha lavorato nell’ambito del Transfer Network Welcoming International Talent per apprendere e trasferire nel proprio specifico contesto la strategia vincente adottata da Groningen, lead partner nell’ideazione di un programma cittadino capace di valorizzare l’internazionalizzazione sotto quattro aspetti: casa, lavoro, vita cittadina e comunicazione. Attraverso la combinazione tra interventi fisici sul territorio ed azioni soft sui canali di informazione online, la città a rimanere competitiva negli ultimi anni e a valorizzare la presenza di talenti internazionali, che hanno potuto collaborare con una fitta rete di istituzioni locali e una popolazione ricettiva e solidale.
Dal canto suo, Parma ha sviluppato una serie di politiche volte ad attirare talenti, sia studenti internazionali che lavoratori qualificati (i cosiddetti high skilled migrants), e a renderli soggetti culturalmente ed economicamente attivi sul territorio.
La strategia integrata con cui Parma ha replicato la pratica olandese di partenza è stata sviluppata con una serie di attori del mondo della conoscenza, prima fra tutti l’Università di Parma, promuovendo un approccio partecipativo e integrato ha caratterizzato lo sviluppo delle attività riuscendo ad abilitare il riutilizzo ed il trasferimento di pratiche virtuose tra le città della rete.
Rendere il territorio più sicuro attraverso la rigenerazione urbana: la strategia di UrbSecurity
Dare una nuova vita al Parco Ducale, rendendolo più sicuro ed attraente, prevenendo segregazione e comportamenti antisociali e, di conseguenza, migliorando la qualità della vita del cittadino: sono questi gli obiettivi sui quali l’URBACT Local Group della città di Parma sta lavorando nell’ambito del Network UrbSecurity.
L’elemento che caratterizza l’approccio seguito da Parma nelle azioni della rete (che vede per l’Italia coinvolta anche l’Unione della Romagna Faentina) è la sinergia tra le azioni di progetto e le altre politiche urbane che in maniera più o meno diretta incidono sulla sicurezza urbana e sulla sua percezione da parte degli abitanti. Adottando un approccio integrato e multisettoriale, la città mira ad offrire una risposta efficace e partecipata al bisogno di sicurezza che emerge dai residenti di zone centrali e periferiche, dimostrando quanto un intervento sulla pianificazione urbana possa creare luoghi più sicuri e aiutare a ridurre la criminalità e la violenza nelle città.
Parma sta testando grazie ad URBACT una serie di azioni-pilota nell’area del Parco Ducale per far poi confluire i risultati di queste sperimentazioni in un piano integrato più ampio capace di realizzare interventi diffusi per la sicurezza del territorio a partire dalla rigenerazione di aree verdi e spazi pubblici.
Ripensare le infrastrutture di mobilità per migliorare città e spazi pubblici: le sperimentazioni di Thriving Streets
‘Strade fiorenti per città fiorenti’ è il motto del Network Thriving Streets che vede Parma impegnata per la prima volta come capofila di una rete di dieci città europee con l’obiettivo di sviluppare e condividere buone pratiche sul tema della mobilità sostenibile e del rilancio degli spazi urbani attraverso la riorganizzazione dei servizi di mobilità.
Il punto di partenza dell’azione condotta sul territorio è il quartiere di Oltretorrente, dove sono state sperimentate pratiche di coinvolgimento degli stakeholder locali per il recupero degli spazi pubblici e del rapporto con la mobilità urbana.
Il progetto punta a coinvolgere diverse categorie di utenti, tra cui gli studenti del territorio, in forme innovative di utilizzo dello spazio pubblico per una mobilità sostenibile, con effetti positivi in termini di riappropriazione degli spazi per residenti e visitatori. Il processo partecipativo condotto nell’ambito del progetto punta a definire azioni e progetti concreti, che rendano Parma un modello non solo a livello nazionale ma anche in Europa su come il ripensamento della mobilità possa migliorare in generale la qualità della vita in città.
Partecipare alla Study Visit rappresenta un’ottima occasione per conoscere meglio il programma URBACT, i suoi sviluppi presenti e futuri ed anche i prossimi bandi. Sarà, inoltre, un’opportunità per toccare con mano la realtà di una delle città più attive nell’ambito del programma europeo in tema di sviluppo urbano sostenibile e partecipare attivamente all’apprendimento e diffusione di best practices.
Alessandra Moroni